Cambio al vertice del soccorso alpino altoatesino: nuova leadership

Alberto Covi succede a Giorgio Gajer dopo tre mandati di successo.

Un cambio significativo nella leadership del soccorso alpino

Il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas) dell’Alto Adige ha recentemente vissuto un momento di grande importanza con l’assemblea elettiva per il rinnovo del direttivo. Durante questo incontro, il presidente uscente, Giorgio Gajer, ha passato il testimone a Alberto Covi, un veterinario in pensione proveniente dalla sezione di Vipiteno. Questo passaggio di consegne segna un nuovo capitolo per l’organizzazione, che da oltre trent’anni opera con dedizione e professionalità nelle situazioni di emergenza in montagna.

Il contributo di Giorgio Gajer

Giorgio Gajer ha ricoperto la carica di presidente per ben tre mandati consecutivi, un periodo durante il quale ha saputo guidare l’organizzazione con competenza e passione. La sua esperienza, accumulata in trent’anni di attività all’interno del direttivo, ha permesso al Cnsas di crescere e di affermarsi come un punto di riferimento nel soccorso alpino. Sotto la sua guida, l’organizzazione ha potuto contare su un corpo di 700 volontari, tutti pronti a intervenire in situazioni di emergenza, dimostrando un forte spirito di solidarietà e impegno.

Il futuro con Alberto Covi

Alberto Covi, il nuovo presidente, porta con sé una vasta esperienza e una visione fresca per il futuro del soccorso alpino. La sua nomina è accolta con entusiasmo, poiché si prevede che continui a rafforzare i legami con le istituzioni pubbliche e militari, così come con l’associazione di lingua tedesca, il Bergrettungsdienst. Questi rapporti di collaborazione sono fondamentali per garantire un intervento efficace e tempestivo nelle situazioni di emergenza in montagna. Covi ha già espresso il suo impegno a mantenere alta la qualità del servizio e a promuovere la formazione continua dei volontari.

Un’organizzazione solida e ben strutturata

Il Cnsas, sotto la guida di Gajer e ora di Covi, ha dimostrato di essere un’organizzazione solida e ben strutturata. La presenza di 700 volontari attivi è una testimonianza della fiducia e del supporto che la comunità ripone in questa associazione. La preparazione e la professionalità dei soccorritori sono essenziali per affrontare le sfide che la montagna presenta, e il Cnsas è pronto a rispondere a queste esigenze. Con il nuovo presidente, l’organizzazione si prepara ad affrontare le sfide future, mantenendo sempre al centro la sicurezza e il benessere di chi si avventura in montagna.

Scritto da Redazione

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