I diversi tipi di cornicione della pizza: caratteristiche e curiosità

Un viaggio tra le diverse tipologie di cornicione della pizza italiana, dalle più famose alle meno conosciute.

Il cornicione: un elemento distintivo della pizza

La pizza è uno dei piatti più amati al mondo e il cornicione, ovvero il bordo della pizza, gioca un ruolo fondamentale nella sua identità. Ogni regione italiana ha sviluppato il proprio stile di cornicione, rendendo la pizza un piatto estremamente variegato. Il cornicione non è solo una questione di estetica, ma influisce anche sulla consistenza e sul sapore complessivo della pizza. Ad esempio, il cornicione della pizza napoletana è famoso per la sua altezza e morbidezza, mentre quello romano è noto per la sua croccantezza.

Il cornicione napoletano: morbido e alveolato

Il cornicione tradizionale della pizza napoletana ha un’altezza di 1-2 centimetri ed è caratterizzato da una consistenza soffice e ben alveolata. Questo tipo di cornicione è il risultato di una lunga lievitazione e di tecniche di impasto specifiche. I pizzaioli napoletani utilizzano spesso il lievito madre per ottenere un cornicione gonfio e leggero. La cottura avviene in forni a legna, che conferiscono alla pizza un sapore unico e una leggera affumicatura. La presenza di bolle e bruciature sul cornicione è considerata un segno di qualità, poiché indica che la pizza è stata cotta a regola d’arte.

Il cornicione romano: sottile e croccante

Contrariamente al cornicione napoletano, il cornicione romano è sottile e croccante. Questo stile di pizza viene steso con un mattarello e cotto a temperature elevate, intorno ai 350 gradi Celsius. La caratteristica principale del cornicione romano è la sua friabilità, che lo rende perfetto per essere gustato con una varietà di condimenti. Sebbene meno famoso del cornicione napoletano, il cornicione romano ha conquistato il cuore di molti amanti della pizza grazie alla sua consistenza unica e al suo sapore delizioso.

Il cornicione a canotto: un’innovazione golosa

Un’altra tipologia interessante è il cornicione a canotto, che ha guadagnato popolarità negli ultimi anni. Questo cornicione è alto oltre 3,5 centimetri e presenta una consistenza vuota all’interno, creando un effetto “caverna”. I pizzaioli esperti riescono a ottenere questo risultato grazie a tecniche di stesura particolari, che intrappolano l’aria nel cornicione. Spesso, il cornicione a canotto viene farcito con ingredienti come ricotta, mozzarella e pomodoro, offrendo un’esperienza di gusto unica e sorprendente. A Napoli, è conosciuto come “a pizza cu ‘o segreto”, un vero e proprio tesoro culinario.

Il cornicione senza lievitazione: leggero e croccante

Infine, esiste il cornicione senza lievitazione, tipico della pizza alla pala o della pizza al taglio. Questo tipo di cornicione è sottile e croccante, ideale per chi cerca una pizza leggera. La preparazione avviene su teglie, e la pasta viene stesa in modo da ottenere un cornicione che non richiede una lunga lievitazione. Questo stile di pizza è perfetto per chi ama gustare una fetta di pizza senza appesantirsi.

Scritto da Redazione

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