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Un patrimonio gastronomico di alta qualità
La cucina piemontese è conosciuta per la sua elevata qualità e per l’uso di ingredienti freschi e locali. Questa tradizione culinaria, che affonda le radici nella storia sabauda, è caratterizzata da piatti che esaltano i sapori autentici del territorio. La regione è famosa per i suoi prodotti agroalimentari tradizionali, che la pongono al quinto posto in Italia per numero di PAT, dopo Toscana, Campania, Lazio ed Emilia Romagna.
Ricette tipiche e ingredienti locali
La cucina piemontese si distingue per l’uso di carni pregiate, formaggi e primi piatti ricchi di sapore. Tra le ricette più celebri troviamo gli agnolotti, i Tajarin e il risotto, preparati con ingredienti freschi e di alta qualità. Non possiamo dimenticare i grissini e i gianduiotti, dolci tipici che rappresentano l’eccellenza della pasticceria piemontese.
Antipasti: un inizio ricco di sapori
Gli antipasti piemontesi meritano un’attenzione particolare. Tra i più noti troviamo la carne cruda all’albaese, la salada ‘d carn croa e il vitello tonnato, una ricetta storica originaria di Cuneo. Questi piatti sono spesso accompagnati dalla bagna càuda, un condimento a base di acciughe e aglio, ideale per le verdure crude. La varietà e la ricchezza degli antipasti riflettono la tradizione gastronomica della regione, che combina influenze locali e francesi.
Un viaggio nella storia culinaria
La cucina piemontese non è solo un insieme di ricette, ma un vero e proprio viaggio nella storia. La prima codificazione della cucina regionale risale al 1771, con la pubblicazione de La cuciniera piemontese. Oggi, la tradizione gastronomica è tutelata da istituzioni come la Scuola di cucina per stranieri di Costigliole d’Asti e l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che formano nuovi chef e promuovono la cultura culinaria piemontese nel mondo.