La signora Marisa e il suo viaggio per salvare vite in mare

A 92 anni, Marisa Tussena compie un viaggio da Milano a Napoli per sostenere i salvataggi in mare.

Un viaggio significativo per una vita di volontariato

La signora Marisa Tussena, una donna di 92 anni, ha intrapreso un viaggio da Milano a Napoli, accompagnata dal nipote, per visitare la nave Mare Jonio, un simbolo dell’impegno dell’associazione Mediterranea Saving Humans nel salvataggio di migranti nel Mediterraneo centrale. Questo viaggio non è solo un’escursione, ma un atto di solidarietà e un modo per onorare una vita dedicata al volontariato. Marisa ha sempre desiderato vedere da vicino le operazioni di salvataggio di cui ha sentito parlare attraverso i media e i film, come “Io capitano” di Matteo Garrone.

La visita alla nave Mare Jonio

Durante gli open days organizzati nel porto di Napoli, Marisa ha avuto l’opportunità di salire a bordo della Mare Jonio. Con l’aiuto del nipote, ha prenotato la visita online e ha partecipato a una serie di spiegazioni sulle operazioni di salvataggio. Accolta con calore dall’equipaggio e dai dirigenti di Mediterranea, Marisa ha potuto esplorare gli spazi della nave e ascoltare le storie di chi lavora instancabilmente per salvare vite umane. “Non avrei mai immaginato una cosa così spettacolare”, ha dichiarato, visibilmente commossa dall’esperienza.

Un messaggio di speranza e umanità

Marisa ha condiviso le sue emozioni con i volontari, sottolineando l’importanza di salvare vite. “Penso che sia una delle cose più belle che si possano fare, salvare una persona, è commovente solo pensarci”. La signora ha anche parlato del suo passato come volontaria, evidenziando come la sua vita sia stata dedicata ad aiutare gli altri. La visita alla Mare Jonio ha rappresentato per lei un momento di grande significato, un’opportunità per vedere da vicino il lavoro di chi si batte per i diritti umani e per la dignità delle persone migranti.

Il supporto della comunità e il futuro dei salvataggi in mare

La presenza di Marisa a bordo ha toccato profondamente anche i membri dell’equipaggio. Sheila Melosu, capomissione di Mediterranea, ha espresso la sua gratitudine per il sostegno di Marisa, sottolineando quanto sia importante ricevere riconoscimento e calore da parte della comunità. La visita ha anche evidenziato le sfide attuali nel salvataggio dei migranti, con leggi sempre più restrittive e la criminalizzazione delle operazioni di soccorso. “Ogni anno pensiamo che non possa andare peggio, ed invece va peggio”, ha affermato Melosu, richiamando l’attenzione sulla necessità di continuare a lottare per i diritti umani.

Un incontro tra generazioni

Durante la visita, Marisa ha incontrato anche giovani di seconda generazione, creando un mix generazionale inaspettato. Questo incontro ha rappresentato un simbolo di unità e speranza, dimostrando che la lotta per i diritti umani trascende le barriere generazionali. La signora Marisa, con la sua esperienza e il suo amore per il volontariato, ha ispirato non solo i giovani, ma anche tutti coloro che hanno avuto l’opportunità di conoscerla durante questa giornata speciale.

Scritto da Redazione

Attività culturali per bambini a Roma: la guida dei genitori

La magia dei giochi da tavolo: un viaggio tra storia e innovazione