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Le pensioni in Liguria: promesse e realtà del candidato Orlando
In Liguria, un elettore su tre è pensionato, un dato che non può essere ignorato dai candidati alle elezioni regionali. Andrea Orlando, candidato del centrosinistra, ha lanciato una serie di promesse mirate a questo importante segmento della popolazione, promettendo di aumentare le pensioni minime fino a 1.000 euro. Tuttavia, la questione è complessa e solleva interrogativi sulle reali possibilità di attuazione.
La strategia della pensione: un tema elettorale cruciale
La Liguria è una delle regioni più anziane d’Europa, con oltre 460.000 pensionati su un corpo elettorale di circa 1,34 milioni di liguri. Questo rende gli anziani un bacino elettorale significativo. Orlando ha iniziato a concentrare la sua campagna su questo tema, attaccando il governo Meloni per le scelte fatte nella legge di Bilancio, in particolare per il taglio dell’indicizzazione delle pensioni più elevate. La sua strategia è chiara: difendere i diritti dei pensionati e promettere un sostegno concreto a coloro che percepiscono pensioni inferiori ai 1.000 euro.
Costi e sfide economiche delle promesse
Ma quanto costerebbe realmente implementare queste promesse? Secondo i dati dell’INPS, circa 115.000 pensionati in Liguria percepiscono meno di 1.000 euro al mese. Portarli a questa soglia comporterebbe un costo di circa 526 milioni di euro, quasi il 10% del bilancio regionale. Questo solleva interrogativi su come Orlando intenda finanziare tali aumenti, considerando che la spesa non può avvenire in deficit a causa dei vincoli del Patto di Stabilità. Inoltre, il candidato ha promesso anche un aumento della spesa sanitaria, complicando ulteriormente la situazione.
Un’opportunità persa?
Molti si chiedono perché Orlando non abbia affrontato la questione delle pensioni quando era ministro del Lavoro. Le sue promesse attuali sembrano più un tentativo di attrarre voti piuttosto che una reale intenzione di risolvere un problema complesso. La questione delle pensioni è di competenza statale e, in particolare, dell’INPS, il che rende difficile per una regione come la Liguria intervenire in modo significativo. La campagna elettorale di Orlando, quindi, si presenta come un’operazione rischiosa, che potrebbe non portare ai risultati sperati.