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Il ritorno dei pupi di cartapesta
I pupi di cartapesta, simbolo della tradizione di Capodanno a Gallipoli, sono tornati a far bella mostra di sé nei rioni della città. Realizzati da giovani artigiani e associazioni locali, questi manufatti artistici sono in attesa di essere bruciati nella notte di San Silvestro. Tuttavia, l’atmosfera festiva è stata offuscata da polemiche e restrizioni imposte dalle autorità locali, che hanno suscitato malcontento tra i gruppi organizzatori.
Le restrizioni imposte
Le disposizioni del Commissariato e del Comune di Gallipoli consentono l’accensione dei pupi, ma vietano categoricamente l’uso di collegamenti elettrici e concerti con dj e vocalist. Questo divieto ha sollevato proteste tra i referenti delle associazioni, che temono che la festa possa risultare incompleta o addirittura annullata. Secondo le normative vigenti, i pupi devono essere bruciati e non esplosi, in un tentativo di garantire la sicurezza pubblica.
Le reazioni della comunità
I rappresentanti dei quindici gruppi autorizzati a occupare il suolo pubblico hanno espresso la loro delusione per le restrizioni. Sottolineano che la tradizione dei pupi di cartapesta è parte integrante della cultura gallipolina e che le limitazioni attuali rischiano di compromettere l’essenza stessa della celebrazione. La consigliera comunale Serena Pepe ha cercato di chiarire la situazione, spiegando che per organizzare eventi musicali è necessaria una procedura diversa rispetto a quella per l’occupazione del suolo pubblico.
La questione della sicurezza
Il vice questore di Gallipoli ha giustificato le restrizioni con la necessità di garantire la sicurezza di tutti i partecipanti. Con quindici location sparse per la città, è difficile assicurare il controllo e la sicurezza durante le celebrazioni. La consigliera Pepe ha ribadito che, sebbene sia importante mantenere vive le tradizioni, è fondamentale rispettare le normative per la sicurezza pubblica. La situazione attuale ha creato un dibattito acceso tra tradizione e sicurezza, con la comunità divisa tra il desiderio di festeggiare e la necessità di rispettare le leggi.