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Requisiti per la pensione anticipata flessibile
Nel 2025, i lavoratori che hanno raggiunto i 62 anni di età e accumulato almeno 41 anni di contributi possono accedere alla pensione anticipata flessibile. Tuttavia, è importante notare che ci sono delle finestre temporali che determinano quando sarà possibile effettivamente ritirarsi dal lavoro. Per i dipendenti del settore privato e per i lavoratori autonomi, è necessario attendere sette mesi dalla richiesta, mentre per i dipendenti pubblici l’attesa si allunga a nove mesi.
Quando sarà possibile andare in pensione?
La prima possibilità di uscita dal lavoro per coloro che soddisfano i requisiti è prevista per agosto 2025. Questo significa che i lavoratori interessati dovranno pianificare attentamente la loro richiesta di pensionamento, tenendo conto delle tempistiche e delle finestre di uscita. L’INPS ha fornito chiarimenti in merito a queste norme, sottolineando l’importanza di rispettare i requisiti stabiliti.
Limiti dell’assegno pensionistico
È fondamentale comprendere che la pensione anticipata flessibile è calcolata secondo le regole del sistema contributivo. L’importo massimo dell’assegno mensile non potrà superare quattro volte il trattamento minimo previsto dalla legislazione vigente. Pertanto, il limite dell’assegno per chi decide di andare in pensione anticipatamente sarà di 2.413,6 euro lordi fino al compimento dei 67 anni.
Normative per i dipendenti pubblici
Per i dipendenti pubblici, ci sono ulteriori specifiche. Coloro che hanno i requisiti per la pensione anticipata, indipendentemente dall’età, possono continuare a lavorare fino a 67 anni e non più fino a 65. Questo cambiamento implica che le amministrazioni non possono risolvere il contratto di lavoro prima del raggiungimento dell’età pensionabile di vecchiaia, fissata appunto a 67 anni.
Calcolo delle pensioni per i lavoratori con meno di 15 anni di contributi
Infine, per i lavoratori con meno di 15 anni di contributi, l’INPS ha chiarito che le quote di pensione liquidate con il sistema retributivo saranno calcolate secondo le aliquote di rendimento stabilite dalla legge di Bilancio per il 2024. Questo aspetto è cruciale per chi ha una carriera lavorativa più breve e desidera pianificare il proprio futuro pensionistico.