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Il cambiamento del sistema pensionistico
Nel 2024, l’Italia ha assistito a un significativo cambiamento nel sistema pensionistico, in particolare per quanto riguarda le pensioni anticipate. Con l’introduzione del sistema contributivo per Quota 103 e l’allungamento delle finestre di uscita, il numero di pensioni anticipate è diminuito drasticamente. Secondo i dati forniti dall’INPS, le pensioni anticipate sono state 215.058, con una riduzione del 15,7% rispetto all’anno precedente. Questo cambiamento ha portato a una stabilizzazione delle pensioni di vecchiaia, che hanno visto un numero simile di uscite rispetto al 2023.
Analisi dei dati pensionistici
Nel 2024, il totale delle pensioni con decorrenza è stato di 830.452, con un importo medio di 1.245,64 euro al mese. Sebbene il numero totale di pensioni sia diminuito rispetto al 2023, l’importo medio mensile è aumentato, suggerendo un recupero dell’inflazione e una maggiore attenzione ai diritti pensionistici. Le pensioni di invalidità e quelle ai superstiti hanno mostrato un calo significativo, mentre gli assegni sociali sono aumentati, evidenziando un cambiamento nelle necessità economiche della popolazione.
Disparità di genere nelle pensioni
Un aspetto preoccupante emerso dai dati è la disparità di genere nelle pensioni. Le pensioni liquidate alle donne nel 2024 hanno avuto un importo medio di 1.047,71 euro, quasi il 29% inferiore rispetto a quelle liquidate agli uomini, che ammontano a 1.475,28 euro. Questa differenza si riflette anche nelle pensioni anticipate, dove le donne ricevono in media 1.886,83 euro al mese, rispetto ai 2.231,06 euro degli uomini. Questa disparità solleva interrogativi sulla necessità di riforme per garantire un trattamento equo e giusto per tutti i pensionati.