Pensioni in Italia: le nuove misure e il loro impatto economico

Analisi delle recenti decisioni governative sulla rivalutazione delle pensioni e le loro conseguenze

Il contesto attuale delle pensioni in Italia

Nel 2024, il governo italiano ha accantonato un tesoretto di circa dieci miliardi di euro grazie a un ridotto recupero dell’inflazione per le pensioni superiori a quattro volte il minimo Inps. Questa decisione è stata influenzata dalla recente pronuncia della Corte costituzionale, che ha giudicato positivamente le misure di raffreddamento della rivalutazione automatica delle pensioni oltre i 1.650 euro netti al mese. La Corte ha stabilito che è possibile intervenire sulle pensioni più elevate, a condizione di salvaguardare quelle di importo più modesto.

Le nuove percentuali di rivalutazione

Nel biennio 2023-2024, la rivalutazione delle pensioni è stata riconosciuta in misura piena solo per quelle più basse, fino a quattro volte il minimo Inps. Per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte il minimo, la rivalutazione è stata dell’85%, mentre per quelle tra 5 e 6 volte il minimo, solo del 53%. Le pensioni superiori a 10 volte il minimo hanno visto un recupero dell’inflazione fermo al 32%. Questo ha portato a un taglio cumulato di 37 miliardi di euro al netto delle tasse fino al 2032.

Le prospettive future per i pensionati

Per il 2024, l’Inps prevede una variazione della perequazione delle pensioni pari allo 0,8%, ben lontano dal 5,4% dell’anno precedente. Le pensioni fino a quattro volte il minimo Inps verranno rivalutate al 100%, mentre per quelle tra 4 e 5 volte il minimo si scende al 90%. Queste misure potrebbero portare a nuovi tagli, poiché il governo cerca di mantenere un equilibrio tra le diverse categorie di pensionati. Attualmente, oltre il 54% dei pensionati percepisce assegni fino a quattro volte il minimo, mentre quelli superiori a cinque volte rappresentano meno dell’8%.

Le misure per le pensioni minime e speciali

La legge di Bilancio ha confermato un aumento del 2,2% per le pensioni minime nel 2025, portando l’assegno minimo a poco più di 616 euro mensili. Le pensioni per invalidità civile e altre categorie speciali beneficeranno di aumenti più consistenti, con un incremento dell’1,6% nel 2025. Queste misure sono fondamentali per garantire un sostegno adeguato a chi si trova in condizioni di maggiore vulnerabilità economica.

Scritto da Redazione

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