Petizione a Marsala per la sanità pubblica in crisi nella provincia di Trapani

Gravi ritardi nella refertazione degli esami istologici mettono a rischio la salute dei pazienti

La situazione della sanità pubblica a Trapani

Negli ultimi mesi, la sanità pubblica nella provincia di Trapani ha attirato l’attenzione dei media per i gravi problemi che affliggono il sistema sanitario. Una petizione popolare, firmata da oltre 120 cittadini di Marsala, è stata avviata per denunciare la “drammatica situazione” in cui versa la sanità locale. I firmatari evidenziano i “gravi ritardi nella refertazione degli esami istologici”, che stanno causando danni significativi ai pazienti, costretti ad affrontare attese inaccettabili per diagnosi cruciali.

Il caso di Maria Cristina Gallo

Un caso emblematico è quello di Maria Cristina Gallo, un’insegnante di Mazara del Vallo che ha dovuto attendere ben otto mesi per ricevere l’esito del suo esame istologico. Purtroppo, il referto ha rivelato un tumore al quarto stadio, già metastatizzato. Questo caso ha sollevato interrogativi sulla gestione dell’Asp di Trapani e sulla responsabilità dei vertici sanitari. I firmatari della petizione chiedono che non si possano attribuire le colpe a singoli anatomo patologi, ma che si riconosca la responsabilità della governance dell’Asp.

Le promesse non mantenute

Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha recentemente convocato i direttori dell’Asp di Trapani, mentre la Procura di Marsala ha aperto un’inchiesta sul caso di Gallo. I cittadini si chiedono se le promesse fatte dal governo, come la riduzione delle liste d’attesa e la verifica rigorosa degli obiettivi, siano state realmente rispettate. La petizione sottolinea che in un “Paese civile”, i dirigenti dell’Asp dovrebbero dimettersi di fronte a una gestione così fallimentare, piuttosto che attendere provvedimenti di revoca.

Un appello alla responsabilità

La situazione attuale è insostenibile e i cittadini di Marsala chiedono un intervento immediato per risolvere i problemi della sanità pubblica. La petizione è un chiaro segnale di malcontento e di richiesta di cambiamento. I firmatari sperano che le autorità competenti prendano atto della gravità della situazione e agiscano di conseguenza, affinché casi come quello di Maria Cristina Gallo non si ripetano mai più. La salute dei cittadini deve essere una priorità e non può essere messa a rischio da inefficienze burocratiche.

Scritto da Redazione

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