La sfida del recupero dei centri storici
Negli ultimi anni, l’attenzione verso i centri storici abbandonati è cresciuta, e con essa la consapevolezza che questi luoghi possano rappresentare un’importante risorsa per l’economia locale e il turismo. L’incontro avvenuto a Corigliano-Rossano con Daniele Kihlgren, imprenditore italo-svedese e fondatore del modello Sextantio, ha messo in luce come la tutela del patrimonio minore possa trasformare l’abbandono in opportunità. Kihlgren ha condiviso la sua esperienza di recupero a Santo Stefano di Sessanio e nei Sassi di Matera, dimostrando che luoghi meno conosciuti possono attrarre un turismo autentico, in cerca di esperienze genuine.
Un modello replicabile per il futuro
Durante l’incontro, Kihlgren ha sottolineato che l’autenticità è un elemento chiave per attrarre visitatori. I turisti, soprattutto quelli non italiani, desiderano un’Italia vera, lontana dalle rotte turistiche convenzionali che hanno saturato città d’arte come Roma e Firenze. Questo approccio ha già portato a risultati significativi: a Santo Stefano di Sessanio, ad esempio, da un solo albergo si è passati a ben ventitré strutture ricettive, tutte gestite da famiglie locali. Questo non solo ha rivitalizzato l’economia del posto, ma ha anche contribuito a mantenere viva la cultura e le tradizioni locali.
La rivoluzione di Matera
Un altro esempio di successo è rappresentato da Matera, dove il recupero dei Sassi ha generato un vero e proprio fenomeno culturale. Oggi, i visitatori prenotano con largo anticipo per vivere l’esperienza autentica delle antiche abitazioni rupestri. Questo dimostra chiaramente come la conservazione dell’identità locale possa diventare un vantaggio competitivo per i territori, rendendoli non solo attraenti per il turismo, ma anche sostenibili nel lungo termine.
Il ruolo delle istituzioni e dei privati
Il sindaco Flavio Stasi ha partecipato attivamente all’incontro, evidenziando l’importanza di un dialogo aperto e costruttivo per il futuro dei centri storici. Ha sottolineato che, sebbene il supporto pubblico sia fondamentale, è essenziale anche un impegno da parte dei privati, in particolare dei proprietari di immobili abbandonati. Solo con una sinergia tra pubblico e privato sarà possibile stimolare un vero cambiamento e dare nuova vita a questi luoghi.
Progetti futuri e opportunità
Salvatore Tavernise, presidente della commissione strategie e integrazione, ha annunciato che a luglio sarà pubblicato un bando per l’albergo diffuso, con l’obiettivo di avviare il progetto entro il 2026. Questa iniziativa rappresenta un passo importante verso la valorizzazione dei centri storici, creando opportunità per nuove attività e contribuendo a rendere i borghi attrattivi per i turisti.
Un riconoscimento per l’impegno
L’incontro si è concluso con una cerimonia in cui Daniele Kihlgren ha ricevuto una targa di riconoscimento dal maestro orafo Michele Affidato, per il suo impegno nella valorizzazione dei borghi italiani. Questo gesto simboleggia l’importanza del lavoro svolto per preservare le tradizioni locali e stimolare l’economia di questi luoghi.
L’importanza dell’autenticità nel turismo
Nel corso dell’evento, diversi partecipanti hanno evidenziato il valore del modello dell’albergo diffuso come strumento di rinascita territoriale. Il giornalista Giuseppe Brindisi ha sottolineato come in un’epoca caratterizzata dall’intelligenza artificiale, l’autenticità e l’originalità diventino elementi chiave per distinguere un’offerta turistica. La partecipazione di rappresentanti istituzionali, imprenditori e cittadini ha dimostrato l’interesse collettivo verso queste tematiche, evidenziando la volontà di costruire un futuro migliore per i centri storici.