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Un sacerdote vicino alla comunità
Don Romano Fiandra è stato una figura centrale nelle parrocchie di San Pietro e Santa Lucia, lasciando un’impronta indelebile nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. La sua presenza si è fatta sentire non solo attraverso le celebrazioni religiose, ma anche nel quotidiano, dove si è sempre dimostrato un uomo di grande umanità e disponibilità. La sua cadenza tipica dell’alta valle Stura, la sua terra natale, lo rendeva ancor più vicino alla gente, creando un legame profondo e autentico.
Un approccio diretto e umano
Don Romano non era un sacerdote chiuso nel suo ufficio, ma amava trascorrere il tempo tra le persone. Che fosse in piazza, per strada o all’osteria, il suo dialogo schietto e diretto lo portava a interagire con tutti, senza distinzione. Era un uomo che rispettava la libertà di pensiero e sapeva ascoltare le esigenze della comunità. La sua dedizione ai giovani e ai bambini è stata esemplare: organizzava attività ludiche, cineforum e dibattiti, creando spazi di confronto e crescita.
Un’eredità di amore e assistenza
Una delle sue iniziative più significative è stata la trasformazione del vecchio albergo Vittoria in un pensionato per anziani. Questa idea nasceva dal desiderio di offrire un rifugio a coloro che, dopo il grande esodo dei giovani, si trovavano soli nei paesi montani. La comunità rispose con entusiasmo, unendosi in un gruppo di volontari che, con impegno e dedizione, ristrutturarono l’edificio per renderlo accogliente. Questo progetto ha rappresentato un faro di speranza per molti anziani, permettendo loro di tornare a vivere nella loro terra natale.
Valorizzazione dei luoghi di culto
Don Romano ha sempre avuto a cuore anche i luoghi di culto, dedicando tempo e risorse per valorizzarli. Gli interventi sui campanili delle chiese di San Pietro e Santa Lucia hanno riportato alla luce l’antica architettura romanica, trasformando questi spazi in centri di incontro e preghiera. La sua visione ha contribuito a mantenere viva la tradizione e la spiritualità della comunità, rendendo i luoghi di culto accessibili e accoglienti per tutti.
Un ricordo indelebile
La comunità ricorda don Romano con affetto e gratitudine. La sua eredità vive nei cuori di chi ha avuto la fortuna di incontrarlo. La sua capacità di unire le persone, di ascoltare e di rispondere ai bisogni della comunità, rimarrà sempre un esempio da seguire. Don Romano Fiandra non è stato solo un sacerdote, ma un vero e proprio punto di riferimento per tutti noi, un uomo che ha saputo costruire ponti e creare legami duraturi.