Scadenza dichiarazione Red per pensionati: cosa sapere

Scadenza imminente per la dichiarazione Red: ecco cosa fare per non perdere i benefici.

Che cos’è la dichiarazione Red?

La dichiarazione Red è un documento fondamentale per i pensionati che ricevono prestazioni collegate al reddito. Questo modulo serve a verificare se i beneficiari rispettano i limiti di reddito stabiliti per continuare a ricevere gli assegni assistenziali e previdenziali. È importante sapere che l’INPS non invia comunicazioni cartacee per ricordare ai pensionati di presentare questa dichiarazione, quindi è responsabilità del singolo tenere traccia delle scadenze.

Chi deve presentare il modello Red?

Il modello Red è obbligatorio per i pensionati che percepiscono prestazioni collegate al reddito e che non comunicano automaticamente tutte le proprie entrate all’Agenzia delle Entrate. Questo include coloro che hanno avuto variazioni di reddito rispetto agli anni precedenti. Ad esempio, chi ha redditi non dichiarati all’Agenzia delle Entrate deve presentare il modello. Anche chi riceve l’Assegno al Nucleo Familiare o ha altre entrate oltre alla pensione è tenuto a farlo. Tuttavia, i pensionati che hanno già dichiarato i propri redditi nel Modello 730 o Redditi PF non devono inviare il Red, poiché l’INPS può acquisire automaticamente i dati.

Scadenze e modalità di invio

Ogni anno, l’INPS stabilisce una scadenza per la presentazione del modello Red. Per il 2025, la data da segnare è il 28 febbraio, termine entro il quale devono essere comunicati i redditi percepiti nel 2023. Il modello può essere inviato in tre modi: online, tramite assistenza telefonica o utilizzando il servizio Red Precompilato, che facilita la compilazione grazie a un chatbot assistente virtuale. È cruciale rispettare questa scadenza, poiché il mancato invio può portare a gravi conseguenze, come la sospensione temporanea delle prestazioni.

Conseguenze del mancato invio

Non presentare il modello Red entro i termini stabiliti può comportare diverse conseguenze. Inizialmente, l’INPS può sospendere il pagamento degli assegni collegati al reddito. Se la situazione non viene regolarizzata, si rischia la revoca definitiva della prestazione, che non potrà più essere ripristinata. Inoltre, in alcuni casi, l’INPS può richiedere la restituzione delle somme ricevute indebitamente. Pertanto, è fondamentale controllare la propria situazione e assicurarsi di inviare la dichiarazione in tempo per evitare problematiche future.

Scritto da Redazione

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