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Il contesto demografico italiano
In Italia, la sostenibilità del sistema sanitario è fortemente influenzata dalla situazione demografica. Con 14 milioni di pensionati e solo 7 milioni di bambini, il nostro Paese si trova ad affrontare un grave squilibrio. Attualmente, il 24% della popolazione ha più di 65 anni, rendendo l’Italia il secondo Paese più anziano al mondo, dopo il Giappone. Questo scenario demografico comporta una crescente domanda di servizi sanitari, mentre il numero di lavoratori attivi che contribuiscono al sistema previdenziale è in costante diminuzione. Oggi, ci sono solo 1,6 lavoratori per ogni pensionato, e si prevede che nel 2050 questo rapporto scenderà a uno a uno.
Le sfide del sistema sanitario nazionale
Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) italiano, pur essendo uno dei più apprezzati al mondo, si trova a dover affrontare sfide significative. La spesa sanitaria in Italia è attualmente pari al 6,3% del PIL, un valore inferiore rispetto a Paesi come Francia e Germania, che spendono rispettivamente l’11% del PIL. Questo squilibrio nella spesa è aggravato dalla crescente spesa pensionistica, che nel periodo 2023-2027 aumenterà di 50 miliardi di euro. La conseguenza è che, mentre il sistema sanitario cerca di garantire l’universalità delle prestazioni, in realtà solo una parte della popolazione riesce a ricevere le cure necessarie.
Verso un universalismo sostenibile
Per affrontare queste problematiche, è fondamentale ripensare il concetto di universalismo nel contesto sanitario. Attualmente, molte prestazioni sono garantite solo a pagamento per una parte della popolazione, creando disparità nell’accesso alle cure. È necessario ridefinire i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) in modo realistico, stabilendo quali prestazioni possono essere garantite a tutti e quali invece devono essere limitate. Inoltre, è cruciale considerare l’implementazione di un sistema di assistenza a lungo termine, simile a quello tedesco, per affrontare le esigenze di una popolazione sempre più anziana e non autosufficiente.